OZONO CHIUDI FINESTRA

L’ozono è un gas con un odore pungente, ad elevate concentrazioni è di colore blu,
le sue molecole sono formate da tre atomi di ossigeno: O³

Molecole Ozono

UNITÀ DI MISURA

L’ozono viene solitamente misurato come ozono colonnare, cioè come l’ozono presente in una colonna d’aria che si estende dalla superficie terrestre fino all’apice dell’atmosfera; viene misurato in Unità Dobson (DU).

EO Observation Deck: Ozone Dataset View
http://eobglossary.gsfc.nasa.gov/Observatory/Datasets/ozone.toms.html

OZONO STRATOSFERICO

L’ozono si forma nella stratosfera, tra i 30 e i 50 km di altezza, in corrispondenza della zona equatoriale dove l’irraggiamento solare è più intenso.
Dall’equatore l’ozono viene trasportato verso i poli dai venti stratosferici.

EO: Ozono distrugge nubi in Scandinavia

Le radiazioni UV (ultraviolette), le scariche elettriche, i fulmini  dissociano la mollecola dell’ossigeno O2 che si ricombina velocemente diventando O3. È un equilibrio dinamico ciò che mantiene la concentrazione dell’Ozono nell’atmosfera.

L’ozono assorbe la luce ultravioletta, proteggendo la Terra dai raggi UV-B che arrivano dal sole e sono letali per gli esseri viventi.

L’eccessiva esposizione ai raggi UV

Induce mutazioni nel DNA delle cellule epiteliali causando cancro alla pelle, inibisce la fotosintesi delle piante rallentandone la crescita, diminuisce la fotosintesi nel fitoplancton, che si trova alla base della catena alimentare marina, causando un grosso scompenso nei sistemi oceanici.

EO: Ozono 2002 - Antartica

Ogni anno, durante la primavera dell’emisfero australe, settembre-ottobre, la concentrazione dell’ozono stratosferico nell’area vicino al Polo Sud diminuisce per variazioni naturali. L’assottigliamento è più marcato in Antartide per l’azione del freddo nei meccanismi di degradazione dell’ozono.

Dagli anni settanta, a causa dei gas inquinanti rilasciati dall’uomo nell’atmosfera, lo strato di ozono sull’Antartide continua a diminuire, formando un "buco" sull’intero continente.  Il fenomeno dura un paio di mesi, durante il quale l’ozono diminuisce fino al 60%,  purtroppo dopo questo periodo, il buco non si richiude totalmente ed in genere ogni anno si ripresenta di dimensioni maggiori.

Recentemente si è individuato un assottigliamento della fascia di ozono anche in una piccola zona al polo Nord, sopra il Mare Artico, fatto che potrebbe preludere alla formazione di un altro buco dalla parte opposta.

Dal  1979,  alle  latitudini  più popolate  del globo,  si  è  osservata  una  diminuzione annuale dell’ozono colonnare pari al 5% ogni 10 anni.
Nel periodo inverno-primavera nella fascia dell’emisfero settentrionale fra i 60° e gli 80° di latitudine la diminuzione è stata superiore del 7,5% ogni dieci anni.

EO: Ozono 2005

COMPOSTI CHIMICI

I composti chimici che attaccano l’ozono sono chiamati  ODS (Ozone Depleting Substances – sostanze che distruggono l’ozono)

CLOROFLUOROCARBURI (CFC)
Composti costituiti da Cloro, Fluoro e Carbonio ed utilizzati come refrigeranti, solventi ed agenti propellenti.
La produzione dei CFC è stata abbandonata in base ad accordi internazionali.

IDROCLOROFLUOROCARBURI (HCFC)
Una classe di composti chimici che vengono utilizzati temporaneamente per rimpiazzare i CFC. Contengono cloro e per questo sono in grado di deteriorare la fascia di ozono nella stratosfera, ma molto meno efficacemente dei CFC.

BROMOFLUOROCARBURI  anche conosciuti come GAS HALON
Sono composti costituiti da bromo, fluoro e carbonio. Gli halon sono utilizzati negli estintori per il fuoco, contengono il bromo, più efficace del cloro nell’attaccare l’ozono.

METILCLOROFORMIO E TETRACLORURO DI CARBONIO
Contenuti nei comuni solventi industriali

BROMURO DI METILE 
Molto utilizzato in agricoltura come antiparassitario.

Da quando è stato scoperto  il buco nell’Ozono, molte delle sostanze chimiche che lo distruggono sono state bandite, ma rimarranno comunque nell’atmosfera per decenni.

OZONO TROPOSFERICO

L'ozono presente nella troposfera, lo strato dell’atmosfera compreso fra il suolo e i 10 km di altezza, ed in particolare quello vicino alla superficie terrestre, è parte dello "smog fotochimico" che si forma soprattutto nei  caldi mesi estivi. L'ozono non ha sorgenti dirette, ma si forma all'interno di un ciclo di reazioni fotochimiche.

Attualmente le attività umane creano circa la stessa quantità di Ozono che viene creata nei processi naturali, mettendo a rischio salute pubblica.
L’Ozono è un forte ossidante ed è altamente tossico per gli esseri viventi, è usato per disinfettare ed imbiancare, come il cloro, data la sua instabilità viene prodotto con scariche elettriche nel momento dell’utilizzo.

 
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