Lo studio dell’ONU, denominato Millennium Ecosystem Assessment (MA), ha sviluppato 4 scenari per esaminare futuri plausibili per gli ecosistemi ed il benessere umano.
Gli scenari sono basati su diversi presupposti che riguardano le forze che guidano il cambiamento e le loro interazioni.
- ORCHESTRAZIONE GLOBALE
Questo scenario dipinge una società connessa globalmente che si focalizza sul commercio e la liberalizzazione economica. Una società che ha un approccio reattivo ai problemi degli ecosistemi, ma che fa grossi passi per ridurre povertà e disuguaglianze ed investe in infrastrutture ed educazione. In questo scenario la crescita economica è la più alta dei quattro, mentre si presume di avere il numero più basso di popolazione per il 2050.
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- ORDINE DALLA FORZA
Questo scenario presenta un mondo frammentato e regionalizzato, preoccupato di sicurezza e protezione, che pone l’attenzione principalmente sui mercati regionali trascurando il bene pubblico ed ha un approccio reattivo ai problemi degli ecosistemi. La crescita economica è la più bassa dei quattro (specialmente nei paesi in via di sviluppo) e diminuisce con il tempo mentre la crescita della popolazione è la più alta.
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- MOSAICO CHE SI ADATTA
In questo scenario l’attività politica ed economica si focalizza sul cambiamento dell’ecosistema locale. Le istituzioni locali sono rafforzate e la gestione delle strategie che riguardano gli ecosistemi locali sono comuni; le società sviluppano un approccio attivo, in grado di produrre cambiamenti, nella gestione degli ecosistemi. Il tasso di crescita economica è piuttosto bassa all’inizio ma cresce con il tempo. La popolazione nel 2050 è alta come nel precedente.
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- GIARDINO TECNOLOGICO
Questo scenario raffigura un mondo globalmente interconnesso, che ha grande fiducia in tecnologie ecologiche ed usa i servizi di ecosistemi gestiti da tecnici ad alto livello. La gestione ha un approccio attivo verso gli ecosistemi sforzandosi di evitare i problemi. La crescita economica è abbastanza alta e accelerata mentre la popolazione nel 2050 è circa a metà degli altri scenari.
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Questi scenari non sono predizioni; sono stati invece sviluppati per indagare sugli aspetti imprevedibili del cambiamento che sta avvenendo negli elementi base degli ecosistemi e nei loro servizi. |
Millennium Ecosystem Assessment - General Sinthesys |
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La Figura mostra il netto cambiamento nel numero dei benefici degli ecosistemi migliorati o degradati negli scenari del Millennium Assessment (MA), in ciascuna categoria di servizi nei paesi industrializzati od in via di sviluppo espressi come percentuale del numero totale di servizi presi in considerazione in quella categoria.
Pertanto, il 100% di degradazione significa che tutti i benefici di quella categoria risulterebbero peggiorati nel 2050 comparati col 2000, mentre il 50% di miglioramento potrebbe significare che tre servizi su sei sarebbero migliorati mentre i restanti tre risulterebbero inalterati oppure che quattro su sei sono migliorati ma uno è peggiorato.
Il numero totale dei servizi presi in considerazione per ciascuna categoria è stato sei di approvvigionamento, nove di pianificazione ed infine cinque culturali. |
CAMBIAMENTI PREVISTI NEI FATTORI DIRETTI ED INDIRETTI NEGLI SCENARI
Scenari: Popolazioni

Si prevede che la popolazione cresca fino a 8,1/ 9,6 miliardi nel 2050
e da 6,8/ 10,5 miliardi nel 2100 (a seconda del tipo di scenario).
Il tasso di crescita della popolazione globale ha già raggiunto il suo picco massimo, il 2,1% annuo, verso la fine degli anni ’60 ed è disceso all’1,35% annuo nel 2000, quando la popolazone globale ha raggiunto la cifra di 6 miliardi. La crescita di popolazione per parecchi decenni a venire, con ogni probabilità sarà concentrata nelle comunità urbane più povere dell’Africa sub-sahariana, del Sud dell’Asia e del Medio Oriente.
E’ stato previsto che il cambiamento nello sfruttamento delle terre (in primo luogo la continua espansione dell’agricoltura) costituirà un fattore di primaria importanza nella variazione sia dell’ecosistema terrestre che di quello relativo all’acqua potabile.
A livello globale e trasversalmente ai vari scenari, è previsto che il cambiamento nello sfruttamento delle terre rimarrà il fattore determinante nella variazione della biodiversità all’interno degli ecosistemi terrestri, compatibile con il quadro degli ultimi 50 anni, derivato dai cambiamenti nel clima e nella deposizione dell’azoto.
Tuttavia, altri fattori diretti, possono avere un’importanza maggiore del cambiamento nello sfruttamento delle terre in particolari biomi. Ad esempio, il cambiamento del clima è con buona probabilità il fattore dominante della variazione della biodiversità all’interno della tundra e dei deserti.
L’intrusione di alcune specie e l’estrazione di acqua sono fattori importanti per gli ecosistemi delle acque dolci.
Si prevede che il cambiamento del clima ed il suo impatto (come l’innalzamento del livello dei mari) possano avere un effetto sempre crescente sulla biodiversità e sui servizi di ecosistema.
Stando ai quattro scenari del Millennium Assessment (MA), ci si aspetta che la temperatura globale possa crescere in maniera significativa, da 1,5-2 gradi Celsius al di sopra del livello preindustriale nel 2050 e di 2-3,5 gradi Celsius nel 2100, tutto ciò a seconda del tipo di scenario ed utilizzando una stima media per la sensibilità del clima (2,5 gradi Celsius in relazione al raddoppio della concentrazione di anidride carbonica).
Il generale il benessere umano diminuisce nettamente solo nello scenario dove l'ordine viene imposto con la forza.

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