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PROGETTO GEA / EVOLUZIONE UMANA / STORIA / Homo sapiens neanderthalensis
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  Homo sapiens neanderthalensis  
 
diffusione di Neandertal
diffusione di Neandertal

A partire da circa 300.000 anni fa, in Europa cominciano a trovarsi i resti di un tipo particolare di Homo sapiens arcaico. Lo si è chiamato Homo sapiens neanderthalensis, della valle del fiume Neander, in Germania, dove sono avvenuti i primi ritrovamenti.
Nello stesso periodo, in Africa si sviluppa invece un tipo di sapiens (conosciuto come sapiens africano) che sembra intermedio tra il sapiens arcaico e gli uomini di oggi.
Neandertal è diffuso su un’area molto vasta: lo si trova un po’ in tutta Europa e fino all’Asia occidentale. In tempi più recenti, 65.000-60.000 anni fa, lo si trova anche in Medio Oriente. Poi, intorno ai 35.000 anni fa o poco meno, scompare improvvisamente, per essere soppiantato dall’uomo moderno, che nello stesso periodo è penetrato in Europa.

adattata da The Human Career, The University of Chicago Press – strumentazione di Neandertal
strumentazione di Neandertal

Nei suoi insediamenti compare un nuovo tipo di strumentario, che usa soprattutto schegge di forme molto diverse per fabbricare una varietà di strumenti: coltelli, raschiatoi, punteruoli e ogni sorta di altri attrezzi. Sono lavorati a scaglie e ritoccati di continuo nel corso del tempo per renderli più efficienti. È una tecnica detta musteriana, presente anche nei siti dei primi uomini moderni in Medio Oriente, 100.000 anni fa.

adattata da The Human Career, The University of Chicago Press – crani di Neandertal e sapiens arcaico
cranio di Neandertal (a destra)
e confronto con il cranio di Homo sapiens arcaico (a sinistra)

Il cranio di Neandertal ha un volume anche un po’ superiore a quello degli uomini di oggi, ma è di forma piuttosto diversa. È sviluppata soprattutto la parte posteriore, che negli uomini moderni tende a formare una curva poco pronunciata; la fronte, al contrario della nostra, non è alta e diritta ma bassa e sfuggente. Il viso sporge in avanti e non c’è mento. Le ossa sono più grosse delle nostre, e gli attacchi della muscolatura alle ossa indicano che doveva essere fortissimo, capace di formidabili prestazioni fisiche.
Neandertal è un cacciatore molto capace. La dieta umana rimane sostanzialmente carnea per la quasi totalità della nostra storia, ma l’uomo si nutre presumibilmente di tutto ciò che trova in natura: foglie, erbe, semi, bacche, radici, frutti, miele, insetti, pesci e piccoli animali. I grandi animali vengono cacciati in gruppo. Lo sviluppo delle capacità tecniche e dell’abilità nella caccia è testimoniato dagli strumenti di tipo musteriano e da ritrovamenti come quello di una lancia di legno, lunga più di due metri e con la punta temprata al fuoco, conficcata tra le coste di un elefante.

sepoltura neandertaliana
sepoltura neandertaliana

Nei siti di Neandertal troviamo le prime testimonianze di sepolture. Sembra che assistesse anziani e disabili, perché si trovano anche i resti di individui affetti da menomazioni gravi, che non dovevano essere capaci di vita indipendente. La presenza di polline di fiori in alcune sepolture ha fatto pensare che esse fossero accompagnate da riti funebri, e su questo si ama spesso elaborare per attribuire a Neandertal le prime tracce di pratiche religiose, ma non vi è certezza che il polline non si si sia introdotto indipendentemente e in un periodo successivo, in seguito a eventi del tutto casuali. È tutt’altro che certo che i morti venissero sepolti per ragioni rituali: su molte ossa vi sono lesioni che sembrano determinate da animali carnivori; su altre lesioni che indicano che sono state scarnificate con raschiatoi. La sepoltura poteva essere un modo di sottrarre i cadaveri ai predatori, ed è possibile che la carne venisse eliminata dalle ossa per potere seppellire queste ultime nella caverna dove il gruppo viveva, evitando l’odore della decomposizione.

glaciazione emisfero nord
estensione massima dei ghiacci in Europa e Nordamerica

Gli ultimi 100.000 anni vedono gran parte d’Europa ricoprirsi di ghiaccio, in ondate successive. Neandertal sopravvive a più glaciazioni, affrontando condizioni ambientali difficilissime. Nel frattempo, in Africa si sta diffondendo un nuovo tipo umano, destinato col tempo a subentrargli in Europa: è l’uomo moderno, l’unico tipo umano che abita oggi il pianeta.