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Aveva scritto Darwin, in un passo de L’origine delle specie: "Se possedessimo un albero genealogico perfetto dell’umanità, un ordinamento genealogico delle razze dell’uomo permetterebbe la miglior classificazione delle lingue che si parlano nel mondo." È una profezia che ha preso forma negli ultimi anni, grazie alla collaborazione tra genetisti e linguisti.
L’albero genealogico dell’umanità è stato ricostruito studiando la storia delle mutazioni avvenute nel nostro DNA e la loro diffusione nei diversi gruppi umani.
L’albero delle lingue è stato ricostruito in base alle somiglianze fra lingue affini e al grado di parentela tra diverse famiglie linguistiche.
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la correlazione tra albero genetico e albero linguistico, (in base a ricerche di L.L. Cavalli-Sforza, P. Menozzi, A. Piazza) |
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L’albero genetico e l’albero linguistico coincidono pressoché esattamente. Le differenze si spiegano senza difficoltà con eventi storici di cui per lo più siamo a conoscenza,
come quando una popolazione piccola ma molto agguerrita invade un vasto territorio, dove impone la propria lingua, ma solo in parte i propri geni. Che i due alberi coincidano è esattamente ciò che ci aspetteremmo,
perché la storia dell’umanità è stata una sola.
È la storia di una popolazione che crescendo ed espandendosi si è divisa in gruppi distinti,
che non hanno più avuto contatti reciproci anche per decine di migliaia di anni e si sono spesso evoluti in totale indipendenza l’uno dall’altro,
abitando gli ambienti più diversi e sviluppando diverse lingue e diverse culture. È questo patrimonio di diversità, culturale più ancora che biologica,
la vera risorsa cui l’umanità può attingere per dare un
indirizzo al proprio futuro.
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