Nel capitolo "Che cos'è l'energia" abbiamo visto che sul finire del XVIII secolo è iniziato l'utilizzo del calore come forma di energia per alimentare i motori termici. La conseguenza dell'utilizzazione di questa forma di energia è stata la corsa ad uno sfruttamento sempre più intensivo dei combustibili fossili. Nel capitolo "Breve storia dell'energia" sono stati evidenziati i processi scientifici e tecnologici che hanno portato a comprendere lo stretto legame che esiste tra energia ed ambiente.

Quello che possiamo evidenziare è che nel periodo compreso tra la fine del XVIII secolo ad oggi, poco più di duecento anni, si sono create le condizioni che hanno determinato una fase assolutamente nuova per la storia del genere umano.
In questo periodo, infatti, si è sviluppata quella che si definisce l'età della civiltà industriale e, contemporaneamente, si è anche verificata la transizione da una condizione in cui la richiesta di energia, per il soddisfacimento dei bisogni di vita, era prodotta da fonti rinnovabili, ad una in cui la richiesta di energia non è più procurata da fonti rinnovabili ma da fonti non rinnovabili: i combustibili fossili, carbone, petrolio e gas naturale.

Il motivo di questa trasformazione è legato al radicale cambiamento delle condizioni di vita di una parte delle persone che popolano la Terra. Queste persone, che abitano il mondo che si considera sviluppato, usano l'illuminazione anche di notte, lavorano in uffici ed abitano in case in cui l'aria condizionata, per eliminare il fastidio del caldo, è diventata uno standard, dipendono, per gli spostamenti da un luogo all'altro, da veicoli personali mossi da combustibile fossile. Ogni giorno migliaia di camion trasportano merci e migliaia di voli aerei, di treni e navi trasportano persone e merci nel mondo. Una situazione molto diversa da quella che esisteva fino a due secoli fa in cui la vita era possibile utilizzando quasi esclusivamente la "luce" ovvero l'energia proveniente dal Sole.

Un cambiamento sconvolgente generato in modo non preordinato ma frutto del risultato di scoperte ed invenzioni che hanno portato le aspettative ed i valori degli uomini a organizzare forme sociali che oggi si cominciano a criticare nella loro completezza fatti salvi forse negli aspetti che riguardano i sostanziali miglioramenti avvenuti nel campo della salute pubblica.

Significativo, per la comprensione del fenomeno, è lo studio pubblicato da M. King Hubbert nel 1976 di cui riportiamo, per importanza storica, il grafico relativo alla produzione mondiale di petrolio dal 1880 al 1970. Come si può notare dallo scritto originale di Hubbert, l'incremento di produzione cresce con tasso dello 7,04% annuo e la produzione raddoppia in media ogni 9,8 anni.