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Usare e bene ed implementare le tecnologie esistenti


Pragmaticamente la cosa migliore che possiamo fare per cercare di arginare la crisi energetica che si prospetta è sforzarci di migliorare il più possibile la tecnologia di cui disponiamo. Un esempio semplice potrebbe essere quello legato all'illuminazione, (collegamento con energia elettrica) nel senso che l'invenzione della lampadina da parte di T. Edison permise di ottenere "luce" bianca, simile a quella che ci arriva dal Sole, facendo passare corrente elettrica in un filamento e rendendolo incandescente, cioè producendo calore: in questo processo solamente una piccola parte di energia elettrica viene convertita in "luce", circa il 2%, il resto diventa calore che si diffonde nell'ambiente.


Lampada


 Nella sezione: 

 Premessa
 Limiti sviluppo
 Sviluppo sostenibile
 Tecnologie esistenti
 Energia a piccola scala
 Energia eolica
 Energia solare
 Sviluppo alternativo

Recentemente ho comperato, a New York, una torcia elettrica chiamata The Illuminator che utilizza come lampada un LED: (Light Emitting Diode) in questo modo non si ha il riscaldamento di un filamento e l'emissione di calore inutile da diffondere nell'ambiente, ma "luce" risparmiando notevoli quantità di preziosa energia.


The Illuminator


Un altro esempio, che si può considerare a bassa tecnologia, estremamente intelligente ed utile per eliminare anidride carbonica dall'atmosfera è quello, molto semplice, di piantare alberi i quali, attraverso il ciclo del carbonio, trasformano l'anidride carbonica nella materia di cui sono composte. Parallelamente però va pensato il ciclo logistico per la rimozione degli alberi morti ed in fase di inizio putrefazione, perché emettitori di biossido di carbonio, seppellendoli per esempio in fondo agli oceani. Potrebbe essere interessante legare ad esempio l'installazione di ogni condizionatore d'aria alla piantumazione e allo smaltimento di un quantitativo di alberi capaci di assorbire tutta l'anidride carbonica emessa per produrre l'energia necessaria al suo funzionamento nel tempo.


Foresta pluviale


Per capire bene cosa fare per migliorare l'efficienza nel campo dell'energia è bene fare un esempio che illustri tutte le conversioni di energia che avvengono per consentirci, ad esempio alla sera, di "accendere la luce" in casa nostra.

L'energia elettrica che arriva in casa, dopo essere passata attraverso il "contatore" che ne misura i consumi per dare origine alle "bollette" che paghiamo, non è, oggi, prodotta nell'edificio in cui stiamo ma arriva attraverso una complicata e ramificata rete di distribuzione, fatta di cavi per alto voltaggio, tralicci, stazioni di trasformazione, cavi per la distribuzione cittadina, il tutto ovviamente con i sistemi di sicurezza e controllo adeguati.

Ipotizziamo che l'energia elettrica che alimenta il nostro appartamento sia stata prodotta da una centrale termoelettrica nella quale bruciando combustibile fossile si produce calore, energia termica che viene convertita, attraverso turbine, in energia meccanica la quale, tramite alternatori, viene trasformata in energia elettrica pronta per essere trasportata da cavi elettrici ad alta tensione in stazioni di trasformazione per renderla adatta, in termini di voltaggio, ad essere distribuita dalla rete elettrica cittadina fino alla nostra casa.
Nel nostro appartamento la rete elettrica cittadina si attesta sul contatore che demarca il confine tra la competenza del produttore e del distributore e noi. Nel nostro appartamento possiamo fare dell'energia elettrica l'uso che vogliamo: trasformarla in calore, in illuminazione, alimentare il nostro computer, il nostro televisore, il lettore di cd-rom musicali, ecc. Dal punto di vista energetico l'energia contenuta nei legami chimici delle molecole dei combustibili fossili, generati nel corso di milioni di anni dal ciclo del carbonio, è stata trasformata, trasportata fino ad arrivare in casa per alimentare, sottoforma di energia elettrica, il computer con il quale lavoro per scrivere tutto quello che sto raccontando.

Ricordandoci la termodinamica sappiamo che nulla si ottiene dal nulla e che, per il secondo principio, nelle trasformazioni che avvengono una parte dell'energia si perde sottoforma di calore che non può più essere usato. Questo vuol dire che, pur sapendo di non poter utilizzare tutta l'energia prodotta dalla nostra centrale termoelettrica, dovremmo comunque lavorare per ridurre al minimo la quantità di energia "persa" nelle trasformazioni avvenute e nel trasporto effettuato.


Utilizzo energia elettrica in casa


Traliccio
Contatore
Ciclo elettricità

L'efficienza per le apparecchiature domestiche va sicuramente perseguita poiché può consentire risparmi notevoli nei consumi di energia elettrica e quindi risparmi nella sua produzione. Un esempio è dato da tutti i dispositivi di standbay che si trovano sugli elettrodomestici che consentono loro uno stato di riposo ma non di spegnimento e quindi sono sempre pronti a partire. Si potrà obiettare che questo stato è una comodità che fa consumare poco, la risposta è: consumano poco ma in continuazione e soprattutto sono tantissimi quindi il consumo totale è enorme. E' stato stimato negli USA che questi dispositivi consumano energia per circa 5000MW. Sicuramente importante, forse un obbligo, per le case produttrici di elettrodomestici, sviluppare la tecnologia per ridurre al minimo o eliminare questi consumi a parità di servizio.

Come risulta evidente la tecnologia deve essere sviluppata anche per generare risparmi, diretti ed indiretti, nella produzione di energia elettrica. Generalmente le centrali termoelettriche sono costruite in prossimità di fiumi o del mare per consentire di eliminare lo "scarto" della produzione, ovvero il calore non utilizzato per la generazione di energia elettrica. Un modo intelligente per ridurre i consumi di combustibile fossile e l'inquinamento termico legato al ciclo di produzione è quello di costruire, in prossimità di centri urbani, centrali, di potenza adeguata, alimentate a gas naturale che operano in un ciclo di cogenerazione di energia elettrica e di calore. Quest'ultimo viene utilizzato, attraverso un sistema di distribuzione, per riscaldare utenze industriali e domestiche (teleriscaldamento) eliminando di fatto tanti piccoli sistemi di produzione di calore poco efficienti e molto inquinanti.
Risulta immediatamente evidente che la costruzione di tali centrali è più onerosa di quelle tradizionali per il fatto che bisogna realizzare anche il sistema di distribuzione del calore, ma risulta altrettanto evidente che, nel medio e lungo periodo, i vantaggi, economici ed ambientali, sarebbero indiscutibili.


Cogenerazione


Per quanto riguarda il trasporto dell'energia elettrica la tecnologia dei materiali superconduttori potrebbe venire in aiuto grazie al fatto che nel 1986 fu scoperta la superconduttività di alcuni materiali complessi a temperature molto più elevate di quella prossima allo zero assoluto, alla quale i materiali metallici diventano superconduttori, ma ben più bassa della minima temperatura terrestre.

Ad oggi però non si hanno notizie di reti di distribuzione elettrica attraverso superconduttori per gli ovvi motivi legati a complessi sistemi di raffreddamento, sicurezza e per l'alto costo dei materiali.


Esperimento superconduttori
etichetta UE classe energetica




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